Scambio di Coppia
La prima volta in vacanza Parte Terza
di AlessiaAllDay
01.03.2024 |
11.873 |
10
"Ansimavano e godevano come due porche: “Accendi il Lush mentre te la lecco e io mi sditalino” diceva Cristina guardando intensamente negli occhi Alessia che..."
Parte TerzaEra arrivata la sera molto lentamente perché la curiosità aveva rallentato il tempo del pomeriggio ma finalmente mancava poco all’aperitivo con Giovanni e si suoi amici; mia moglie era contenta dalla mia iniziativa e curiosa quanto me di vivere nuove esperienze.
Ci aspettava una bella doccia di acqua, sapone e sesso come preparativo della serata.
Alessia aveva un completino leggero di seta color lilla con spalline finissime e che faticavano a reggere le sue belle tette prepotenti, scarpe eleganti e minimal con tacco medio e il tatuaggio ben visibile che creava una sintonia perfetta con lo smalto sulle unghie, capelli con gel effetto bagnato e rossetto color carne; era semplice ma porca allo stesso tempo e già ero bagnato. Mi eccitava moltissimo sapere che sotto il vestitino mia moglie era nuda, senza intimo e all’occorrenza in pochi gesti sarebbe rimasta nuda mostrando le sue belle curve.
Avevo chiesto ad Alessia di portare con se il Lush da usare di nascosto mentre si socializzava, avrebbe sicuramente amplificato le voglie di entrambi tra chiacchiere e sguardi di tutti.
Quanto mi piaceva rallentare il passo per trovarmi dietro di Lei e vederla sculettare dolcemente in quel vestitino che chiunque avrebbe voluto sfilargli, mi piaceva il suo innocente imbarazzo di donna amata e apprezzata dal suo uomo: “Dai amore andiamo, che fai mi guardi il culo? dai porcellino mio andiamo” e tra sorrisi maliziosi acceleravo il passo per trovarmi nuovamente di fianco a lei ma con una bella mano sul culo dove sentivo tutto, ero davvero gonfio sotto.
Mancava poco al punto d’incontro e prima di varcare la soglie del pub, venivamo richiamati dall’addetto alla reception che ci consegnava una lettera chiusa indirizzata a noi; eravamo sorpresi e molto incuriositi ma avevamo deciso di aprire la busta a fine serata chiedendo di tenercela in reception.
Eccoci... entravamo nel pub quasi intimiditi e alla ricerca dell’unica persona che conoscevamo Giovanni.
C’era tanta gente e ci sembravano tutti belli e disinibiti, leggeri nei loro vestiti estivi, maliziosi con gli sguardi coi quali si denudavano reciprocamente, c’era un’equa presenza di donne e uomini dunque la maggior parte delle persone presenti erano coppie.
Mentre familiarizzavamo con l’ambiente una voce ci chiamava da quell’angolo del locale, Giovanni faceva cenno di unirci a loro; lui era con una amica e la compagnia era formata da altre due coppie di età media, semplici, alla mano, sorridenti e ci accoglievano a braccia aperte come a conoscerci da sempre.
Al via i soliti convenevoli necessari a conoscere i nomi di tutti e osservare gli sguardi come a carpirne l’anima, come a scavare dentro le persone per comprendere il livello hot.
La serata proseguiva in modo sublime con battute, autoironia, occhiatine tra le parti, palpatine qua e là accompagnate da frasi maliziose ma non volgari; tutti nel locale seguivano lo stesso mood e nell’aria c’era un profumo di sesso capace di mandarci in trans; chissà i camerieri com’erano eccitati a vedere e sentire tutto quell’erotismo incontenibile.
Al secondo giro di prosecco, Alessia faceva una tappa al bagno per svuotare la pipì e infilarsi il lash nel buco della passera tutta bagnata e mentre lavava le mani per tornare da noi, entrava in bagno Cristina, la moglie di Carlo che salutandola si avvicinava da dietro sussurrandole all’orecchio: “Lo sai che sei proprio bella e mi ecciti tanto, posso leccarti la fica un attimo?”
Un sorriso imbarazzato, lo spostamento leggero della testa sul fianco sinistro a lasciare il collo nudo, mia moglie era tesa ma allo stesso modo eccitata, Cristina non tardava a baciarla dolcemente con piccole leccate dall’orecchio alla scapola e soffiate di aria calda mentre palpava i seni sgrillettando i capezzoli turgidi; brividi nei due corpo e il pulsare nelle parti intime, spingevano entrambe in un angolo del bagno dove Alessia appoggiata di schiena al muro in piedi su una gamba e l’altra sulla spalla di Cristina che leccava alla grande la fica profumata, bagnata e depilata di mia moglie.
Ansimavano e godevano come due porche: “Accendi il Lush mentre te la lecco e io mi sditalino” diceva Cristina guardando intensamente negli occhi Alessia che non tardava ad eseguire e completare quell’amplesso esplosivo, era la prima volta per la mia lei farsi leccare da un’altra donna e il suo coinvolgimento aumentava sempre di più.
“Ma le nostre donne dove sono finite? Che stanno facendo?” dicevo io in un sorriso malizioso rivolto a tutti.
“Ecco guardale la le due fighe sorridenti, abbracciate e direi soddisfatte” recitava Giovanni accompagnato da una risata collettiva che sotto sotto eccitava tutti; capivo che era nata un’intesa tra loro due e ne ero felicissimo.
Tornate al tavolo, Cristina si era seduta vicino a me, suggerendo ad Alessia di fare la stessa cosa con suo marito e senza nessun problema così avveniva; noi uomini incuriositi dall’esito, ci guardavamo scambiandoci un occhiolino d’intesa e sicuramente lui come me aveva il cazzo duro.
Mentre continuavano le chiacchiera tra tutti, sentivo la mano di Cristina che cercava e in fretta toccava il mio cazzo segandolo nei pantaloni, se ne erano accorti tutti della compagnia ma come niente fosse si continuava a ridere e scherzare del più e del meno; come avrei voluto sentire le labbra di Cristina intorno al mio membro, come avrei voluto venirgli sulle grandi tette.
Mentre ero immerso nelle mie fantasie erotiche, Carlo sussurrava qualcosa all’orecchio di Alessia e lei dopo un furtivo sguardo di finto imbarazzo, ormai, allungava la sua mano sotto il tavolo a cercare il suo possente cazzo da maneggiare per bene.
Carlo furtivamente toccava anche le tette sopra il vestitino e guardandomi mi invitava a fare la stessa cosa con sua moglie che probabilmente aspettava la mia mossa, senza troppa vergogna anch’io palpavo sopra il vestitino prendendo l’iniziativa di infilarle tutto il mio dito nella sua fica fradicia, ovviamente la porca non portava intimo.
Molto presto facevano la stessa cosa anche le altre due coppie e il bello di tutto era che continuavamo a parlare come se niente fosse, davvero bellissimo, eravamo tutti completamente a nostro agio.
Eravamo stati così bene che era tempo di una passeggiata in spiaggia dove sparse qua e là c’erano altri gruppi e coppie di persone a godersi una splendida notte d’estate dove il sesso sicuramente la faceva da padrone.
La luna era molto splendente e favoriva i particolari dei corpi che sembravano vellutati e di bronzo il che amplificava le voglie e subito Giovanni dava il via allo spogliarello seguito a ruota dalla sua compagna e ancora dalle altre due coppie; era tutto così naturale che i vestiti scivolavano di dosso in poco tempo, eravamo tutti nudi e belli.
Abbracciamo innamoratissimo mia moglie e fieri di noi la baciavo con la lingua mentre le palpavo le tette, lei si godeva tutto a occhi chiusi, piano piano Andrea, marito di una delle coppie, si sdraiava a pancia in giù a cercare con la bocca la fica di Alessia che per un attimo si girava a capire cosa succedeva e subito dopo cercava il mio sguardo e forse consenso, gli accarezzavo il viso mentre riprendevo a limonarla ma questa volta con l’aggiunta dei sibili di godimento; Andrea ci sapeva fare con la lingua.
Vanessa, la moglie di Andrea, si era avvicinata a noi prendendo in fretta il mio arnese duro e bagnato tutto in bocca, spompinava come un’assatanata, gli piaceva davvero il cazzo e mentre si metteva comoda a pecora, Paolo, marito dell’altra coppia, non tardava a metterglielo nella fica bagnatissima e sua moglie Laura aveva preso in bocca quello di Giovanni; Cristina riprendeva la sua arte di leccafica da sballo dedicata a Laura.
Che dire, non ci eravamo resi conto di esserci ripassati tutti più volte in qualsiasi posizione per almeno due ore; avevo visto Alessia prenderlo a smorzacandela, a pecorina, sul fianco, in fica e in culo insieme, a prendere in bocca più cazzi belli grossi, a prendersi sborrate sulle tette e in faccia e idem per tutte le donne presenti.
Ci eravamo addormentati tutti nudi sulla spiaggia, quella notte… un sogno divenuto realtà.
Era l’alba quando aprivo gli occhi e riposato notavo che eravamo rimasti solo io, mia moglie e Giovanni, gli svegliavo invitandoli ad una colazione rigenerante, serviva a tutti riprendere energie e rivestiti camminavamo rilassati verso il pub del resort; sentivamo ancora lo strascico della splendida nottata di sesso.
Dopo la doverosa colazione abbondante, ci salutavamo con Giovanni per tornare ognuno nella propria stanza; in ogni caso ci eravamo scambiati tutti i numeri dei cellulari per tenere vivo il contatto.
Piccola pausa in reception a ritirare quella curiosa busta che avremmo aperto in camera.
Arrivati in stanza appoggiavo la busta sul comodino e dopo una fresca doccia, io e Alessia ci scopavamo nuovamente come a mettere la ciliegina sulla torta di quella che era stata la prima esperienza di scambio coppie, una prima esperienza perfetta e fortunatamente molto positiva, questo era molto importante a rafforzare la convinzione in Alessia di continuare queste esperienze di sesso condiviso.
Eravamo entrambi sulla stessa lunghezza d’onda, eravamo in perfetta simbiosi.
Mancava un giorno alla fine di quella breve ma meravigliosa vacanza sperimentale e stavamo pensando intensamente come sfruttare al meglio quest’ultimo giorno ma ben presto i nostri sguardi erano rivolti al comodino: “Amore dobbiamo curiosare nella busta!!!” mi ricordava Alessia.
Fine Parte Terza – Continua...
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.